Salve povere anime sperdute. L’argomento di oggi sarà il personaggio che, probabilmente, si può definire più di tutti il protagonista della saga di soul calibur, ovvero Siegfried Schtauffen.
SIEGFRIED SCHTAUFFENAnche Siegfried è compreso tra i 4 personaggi apparsi in ogni capitolo canonico della saga (insieme a Mitsurugi, Cervantes e Voldo), sebbene in soul calibur II egli appaia solo come costume alternativo del suo alter-ego, Nightmare. Da precisare anche che Siegfried è apparso in ogni capitolo spin-off della serie (SC Broken Destiny, SC Legends, SC Lost Swords e SC Unbreakable Soul).
INFORMAZIONI BASILARIApparizioni: Soul Edge, Soul Calibur, SC2 (come Nightmare), SC3, SC4, SC5, SC Legends, SC Broken Destiny, SC Lost Swords, SC Unbreakable Soul
Data di nascita e Età: 6 Febbraio 1568, 16 (SE), 19 (SC), 23 (da SC2 a SC4), 40 (SC5)
Luogo di nascita: Ober-Getzenberg (Sacro Romano Impero, attuale Germania)
Arma e stile di combattimento: Zweihander, autodidatta
Anima: redenzione
SOUL EDGE
Nel sedicesimo secolo, i poveri contadini tedeschi stavano attraversando il famoso periodo della ribellione all’opprimente Sacro Romano Impero, indebolito dalle Guerre d’Italia. Fu durante questo periodo che il famoso guerriero tedesco Frederick conobbe l’amata Margaret, dal cui amore sboccio, al termine della guerra, il piccolo Siegfried, che prese il nome dal leggendario guerriero tedesco e fu iniziato sin dalla tenera età all’arte della spada.
Durante la sua adolescenza, Siegfried si trovò senza la guida del padre, partito per una crociata, e finì col socializzare con la gente sbagliata, fondando la banda di ladra conosciuta come “Schwarzwind” (Ala Nera). I ragazzi pianificarono un attacco “patriottico” contro alcuni ladri scappati dalle crociate, in possesso di ricche fortune e considerati indegni di rimanere in vita, ma, tragicamente, al chiaro di luna Siegfried scoprì di aver decapitato il suo stesso padre. Enormemente scioccato e sconvolto dall’evento, Siegfried cominciò a correre urlante verso la foresta, finché la sua mente, completamente offuscata, lo portò a credere che suo padre fosse stato ucciso da un altro assassino, il possessore dell’invincibile Soul Edge.
Dopo una lunga ricerca, Siegfried si mise alle dipendenze del nobile Sir Stefan, credendo che possedesse la spada leggendaria; durante un attacco, il giovane guerriero vide l’occasione per eliminare il suo lord e rubargli la spada, per poi scoprire che non possedeva alcun potere. Continuando la sua ricerca, e perdendo sempre più lucidità, alla fine Siegfried riuscì a trovare Soul Edge accanto al cadavere del suo ultimo possessore, il pirata Cervantes de Leon; ma quando si avvicinò alla spada, il cadavere si rialzò, coperto di fiamme, e divenne Inferno. Al termine di una dura battaglia, in cui la Zweihander di Siegfried ebbe la peggio, il tedesco riuscì a vincere e ad ottenere il diritto di controllare Soul Edge.
A quel punto, la spada cominciò a spargere il suo impulso maligno sul mondo intero, lasciando caos e distruzione dietro di sé, nonché sul suo nuovo possessore, arrivando ad un accordo: promettendo di ottenere le anime necessarie per risvegliare il potere della spada, questa avrebbe fatto resuscitare il padre Frederick. Accettando l’accordo, Siegfried iniziò a mietere vittime, fino a diventare il Cavaliere Azzurro, Nightmare.
SOUL CALIBUR
Nei tre anni successivi, Siegfried riuscì ad attrarre a sé diversi seguaci, tra cui il golem Astaroth, l’uomo-lucertola Aeon Calcos e l’alchimista Ivy Valentine. Tutti aiutarono il comandante a raccogliere anime da sacrificare nella cerimonia di ringiovanimento, nel Castello di Ostrheinsburg, interrotta a metà dall’intervento di un gruppo di giovani guerrieri. Astaroth e Aeon furono sconfitti e Ivy abbandonò dopo aver saputo la tragica storia del suo passato dalla ninja Taki. Davanti a Siegfried arrivarono Kilik, possessore del bastone sacro Kali-Yuga e dello specchio sacro Dvapara-Yuga, e Chai Xianghua, in possesso della futura Soul Calibur, Krita-Yuga. Dopo una dura battaglia, Nightmare e Soul Edge collassarono e Siegfried riuscì a recuperare parte della sua umanità e dei ricordi dei suoi ultimi peccati commessi, nonché la coscienza di essere il vero assassino di suo padre e dell’impossibilità di resuscitarlo.
Riapparso in un luogo sconosciuto e cosciente dei suoi peccati, Siegfried decise tornare a casa, ma, sentendo la madre pregare, capì di doversi allontanare dalla società per evitare di uccidere di nuovo, essendo ancora sotto il debole influsso di Soul Edge, e di doversi redimere prima di poter tornare. Un lungo percorso, in quanto il ragazzo dovette sopportare ogni mattina successiva coperto di sangue e circondato di cadaveri.
SOUL CALIBUR II
Il potere della spada maledetta continuava a manifestarsi durante la notte, al punto che il guerriero provò a resistere il più possibile all’istinto di dormire e ad allontanarsi come meglio poteva dalla civiltà, fallendo nei suoi tentativi. Quattro anni passarono e alla fine Nightmare si risvegliò un’altra volta nel corpo di Siegfried; egli riprese ad assorbire anime e a raccogliere frammenti della spada danneggiata. Tornato a Ostrheinsburg, il cavaliere dovette fare i conti con uno sconosciuto schermitore venuto alla ricerca della spada maledetta, Raphael Sorel. Alla fine di una fiera battaglia, Nightmare risultò vincitore, ma mentre si preparava a dare il colpo di grazia, la volotnà di Siegfried tentò disperatamente di ribellarsi al volere di Soul Edge.
Uno spaventato e ferito Raphael riuscì tuttavia a trovare la forza di infierire un ultimo colpo all’immobile Nightmare, dritto al centro di Soul Edge. Dopo un enorme marasma, Siegfried rimase in piedi e recuperò il controllo di sé stesso.
SOUL CALIBUR III
Recuperato il controllo sul suo corpo, Siegfried si trovò da solo davanti a Soul Edge e con una spada precedentemente assorbita accanto a sé, si trattava proprio di Soul Calibur. Come se fosse guidato da qualcuno, il guerriero prese la spada e trafisse con tutta la forza l’occhio di Soul Edge. Il colpo, tuttavia, non riuscì ad eliminare interamente il potere della spada malvagia, mentre la spada sacra perse il proprio potere. Capendo che la battaglia non era ancora finita, Siegfried prese entrambe le spade e promise di sigillare Soul Edge per sempre, sperando di poter pagare per i suoi peccati.
I ricordi di Nightmare, tuttavia, non lo abbandonarono e coloro in cerca di vendetta si pararono sul suo cammino, riaccendendo la sua memoria. Siegfried non poteva immaginare che all’orizzonte qualcuno (Zasalamel) avrebbe tentato di risvegliare le due spade per poter terminare una maledizione infinita. Alla fine, Siegfried e la personificazione della spada maledetta, Nightmare, si incontrarono nella Cattedrale Perduta, dove Zasalamel usò le sue arti per rompere il sigillo e liberare Soul Edge e Soul Calibur, usate dai due guerrieri per poter regolare i conti una volta per tutte.
SOUL CALIBUR IV
Una voce lo assillava:
-“Intendi abbandonare la nostra amicizia?”
-“Esatto, nessuno prenderà di nuovo il controllo della mia vita. Ogni uomo o donna che mi abbia conosciuto è alla fine caduta per mano del tocco della morte. Perciò vattene! Lasciami in pace! Dimentica di avermi mai conosciuto!”
All’improvviso, un’altra voce arrivò dalle sue spalle:
-“Ho visto cosa hai fatto. Dedichi la tua vita a espiare i tuoi peccati e redimere la tua anima. Non sei tu stesso una vittima di quella spada quanto gli altri?”
-“No no! Non importa quali incantevoli parole tu possa pronunciare, i miei peccati non possono essere perdonati. Ho… ho ucciso mio padre con le mie stesse sanguinose mani. Nessuna spada maledetta mi ha mai forzato a farlo!”
All’improvviso Siegfried si trovò a rivivere il ricordo di quella notte, in mano la testa che alzò trionfante quella sera, illuminata dal chiaro di luna, non c’erano dubbi: è la testa di suo padre. Il suo faceva male, come trafitto profondamente da una lama. Appoggiò la mano sul torace dell’armatura, lì dove gli rimase la cicatrice dello scontro con Nightmare nella Cattedrale Sperduta. La sua lunga missione per distruggere la spada maledetta stava per essere completata. Proprio in quel momento, arrivò la morte, la frustrazione per non aver potuto raggiungere il suo obiettivo. Forse fu la Spada dello Spirito ad aiutare il cavaliere, la spada il cui obiettivo era distruggere Soul Edge. Aveva scelto l’anima di Siegfried e, facendo così, gli salvò la vita.
Siegfried, ripensando al suo passato e al sogno appena avuto, si alzò, sapeva cosa fare. Una volta si trovò al centro del terrore sparso da Nightmare, il nemico che si trovava davanti era il maledetto divoratore di anime, Soul Edge.
Siegfried decise di diventare come Soul Calibur, niente avrebbe toccato il suo cuore, nessuno l’avrebbe allontanato dal suo percorso finché Soul Edge non fosse distrutta per sempre. Era da solo, non aveva altra scelta se non stare da solo, solo così non avrebbe potuto fare di nuovo del male alle persone che amava.
Dopo un lungo viaggio, il guerriero vide un’ombra nera avvolgere la città maledetta di Ostrheinsburg. Il suo viaggio stava arrivando alla fine.
SOUL CALIBUR V
Siegfried controllò Soul Calibur e, alla fine, distrusse Soul Edge. Dopo l’epica battaglia, il cavaliere tornò a casa e si godette un breve periodo di pace, ma dentro di sé sentiva che il suo lavoro non era ancora finito; i seguaci della spada maledetta, i Malfestati, rimasero una seria minaccia. Cosciente di non poterli eliminare da solo, Siegfried richiamo a sé i suoi più fedeli alleati dal suo vecchio clan, conosciuto come Schwarzwind. Il suo vecchio clan di ladri divenne un gruppo di mercenari.
Dopo più di dieci anni passati a proteggere l’umanità dai Malfestati, Siegfried notò che Soul Calibur si era trasformata una spada a una mano sola, chiaro segno del ritorno di Soul Edge. Un nuovo campione, degno di maneggiare la spada, doveva essere trovato, e il compito fu assegnato a Z.W.E.I, un giovane vagabondo che aveva appoggiato la sua causa.
Siegfreid ora non può fare altro che attendere il suo degno successore.
CURIOSITA’
- Una delle armi extra di Siegfried è Il Glam, l’arma utilizzata da Sigurd, nella mitologia scandinava, per uccidere il drago Fafnir. Inoltre, in Soul Calibur Legends Siegfried affronta proprio un drago di nome Fafnir e Siegfreid stesso è la traduzione tedesca di Sigurd.
- Nonostante la loro rivalità, Siegfried e Nightmare non sono mai avuto una “Battaglia del Destino” in nessun gioco.
- Il moveset di Guan Ping in Dynasty Warriors 5 e Warriors Orochi 3 riproduce fedelmente molte mosse di Siegfried, soprattutto il suo terzo attacco caricato, molto simile a “Blaze Wind”.
- Siegfried ha avuto influenze anche in Tekken, l’altro picchiaduro Namco. Jin Kazama ha intenzione di espiare i propri peccati e combattere un male interno (il Sangue dei Mishima). Il design di Lars Alexandersson sembra essersi molto ispirato a Siegfried, avendo anche lui una cicatrice sul sopracciglio sinistro (quella di Siegfried è a destra).
- La voce inglese attuale di Siegfried è la stessa di Ezio Auditore in Assassin’s Creed (poi apparso come guest character in SCV), Chris Redfield di Resident Evil, Eddy Gordo di Tekken e Sonic il porcospino.
- Siegfried è l’unico personaggio a usare Soul Calibur con diversi design.
- Proprio come Ivy, l’arma di Siegfried trae le sue origini dalla dinastia Jin in Cina.
- Esistono molte somiglianze tra Anakin Skywalker (Star Wars) e Siegfried: giovani uomini orgogliosi, arroganti e guidati al male dalla loro sete di potere. Entrambi consumati da una forza malvagia e sigillati in un’armatura, rappresentante la perdita della loro identità. Entrambi si sono riscattati. Posseggono entrambi una cicatrice sull’occhio destro. L’alter-ego di Anakin, Darth Vader, apparirà come guest character in SCIV.
- E’ possibile che la cicatrice di Siegfried sia seguita allo scontro con Inferno in Soul Edge
- In Soul Calibur, l’annunciatore pronuncia Siegfried in tedesco, con la “s” che suona /z/ e la “d” suona /t/. Nei giochi successivi viene usata la fonetica inglese.
- Siegfried muore in ogni ending in cui appare in SCIV (inclusa la propria). L’unica eccezione è quella di Hilde, la quale gli ricorda che un guerriero pensa prima di tutto agli altri e che lui ha già espiato le proprie colpe.
- In SCIV, Siegfried affronta, nel primo stage della modalità storia, suo padre Frederick, un’illusione creata da Zasalamel.
- Pur non controllando più Soul Calibur, in SCV Siegfried possiede ancora dentro di sé un frammento del potere della spada, come visto nella sua Lama Critica, dove delle punte escono fuori dal terreno.
- La frase che usa in SCV “Basta parola, io parlo con questa” è un riferimento a Wang Jinrei di Tekken, che dice “Risparmia le parole, parla coi tuoi pugni”.
- Siegfried è trai pochi personaggi ad essere invecchiati con gli anni in SCV, assieme a Hilde e Mitsurugi.
- Sophitia ebbe una visione di Siegfried come Nightmare in Soul Calibur e provò a salvarlo
- Hilde offrì il suo aiuto a Siegfried in SCIV, il quale rifiutò. La ragazza si alleò al suo gruppo di mercenari dopo la caduta del suo regno.
- Nel manga di Soul Calibur, Siegfried prende possesso di Soul Edge dopo che Taki e Sophitia sconfiggono Cervantes. Portando la spada ai commilitoni della sua città, all’improvviso Siegfried perde il controllo di sé stesso ed elimina ogni esercito nel castello.
Informazioni: Soul Calibur Wiki
Traduzione da parte di Pn33milan
Edited by pn33 milan - 26/7/2015, 00:19