{ The Gates of Eternal Darkness }

Taki

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Terzo appuntamento e stavolta è il turno di una favorita dello scrittore, ovvero la ninja Taki. Ho sempre apprezzato molto i ninja dei videogiochi (soprattutto delle saghe Ninja Gaiden e Dead or Alive) e Taki si aggiunge a questi di prepotenza

TAKI


Cominciamo con qualche informazione base:
- Taki è apparsa in ogni gioco della serie escluso l’ultimo capitolo canonico (Soul Calibur V), dove è stata rimpiazzata dalla sua allieva, Natsu.
- I suoi vari soprannomi sono: “Cacciatrice delle tenebre” (Soul Edge); “Ombra parziale del sigillo del demone” (Soul Calibur); “Spada sigillata della velocità di Dio” (Soul Calibur III e IV) e “Colei che sigillò il male” (Soul Calibur Lost Swords).
- In quanto donna ninja, nei giochi in cui appare Taki è simbolo di agilità e velocità sia nei propri movimenti che nei colpi. E’ riconosciuta anche per i propri movimenti acrobatici, le esagerate tecniche di ninjutsu e l’uso di attacchi non bloccabili basati sulla magia.
- Ciò che risiede nella sua anima è “Onore”.

INFORMAZIONI BASILARI
Apparizioni: Soul Edge, Soul Calibur, SC2, SC3, SC4, SC Legends, SC Broken Destiny, SC Lost Swords, SC Unbreakable Soul, Namco x Tekken
Data di nascita e Età: sconosciuta, 22 (SE), 25 (SC), 29 (da SC2 a SC4), 46 (SC5, non apparsa, ma ancora viva)
Luogo di nascita: Fu-Ma no Sato (Giappone)
Arma e stile di combattimento: Kodachi (SE), doppio kodachi (da SC a SC4), Musō-Battō-ryū
Anima: onore

ABBIGLIAMENTO E CURIOSITA’
Il suo costume è sempre stato composto da una tuta aderente rossa o porpora, coda di cavallo, armatura e accessori aggiornati costantemente nei vari titoli. In Soul Edge Taki indossa una maschera da demone in metallo e ha una sola spada (Rekki-Maru), mentre la sua seconda spada (Mekki-Maru) apparirà dal prossimo capitolo in poi. La maschera (coi dovuti aggiornamenti) riapparirà nel suo primo costume anche in Soul Calibur (una normale maschera da ninja) e in Soul Calibur III, dove indossa un costume blu e un’altra maschera metallica da demone. Soul Calibur è l’unico gioco nel quale il costume principale di Taki né mostra la scollatura, mentre il suo costume bonus in Soul Calibur II è l’unico nel quale i suoi capelli sono lasciati sciolti. Dal terzo capitolo in poi Taki riceverà nel proprio costume stivali e accessori per braccia e gambe in stile demone, nonché alcune parti del costume a rete.

STORIA
Taki fu trovata orfana molto piccola dal capo-clan del clan ninja Fu-Ma, Toki. Questi la addestrò per la via del ninja, insegnandole delle tecniche che la resero un’esperta schermitrice e spia. Taki, possedendo poteri soprannaturali, decise di partire per il Giappone a dare la caccia ai demoni che tormentavano i poveri innocenti cittadini. Per questo compito decise di creare lei stessa l’arma giusta per lo scopo, ottenendo la tanto amata spada corta Rekki-Maru, in possesso anch’essa di poteri soprannaturali. Molti ninja vennero impiegati in questo periodo di guerra in Giappone dai grandi eserciti, ma Taki continuò a lavorare per conto suo.
Un giorno Toki radunò tutti i membri del clan, avvertendoli che Hachinbei, con cui aveva guidato il clan fino ad allora, era scappato con la figlia Chie, rubando la preziosa spada Mekki-Maru. Per le leggi del clan, i due diventarono a tutti gli effetti ninja in fuga (un ninja non può abbandonare il suo clan, a causa dei segreti con cui viene a conoscenza) e quindi furono perseguiti dagli altri membri, con l’obiettivo di eliminarli. Toki ordinò quindi di inseguirli, ucciderli e riportare indietro la Mekki-Maru. Sebbene tale decisione fosse normale per le regole del villaggio, Taki notava qualcosa di strano negli occhi del suo maestro.
Nonostante l’enorme capacità di occultamento di Hachinbei, alla fine Taki riuscì a raggruppare gli indizi per poter rintracciare e il traditore e la sua amica d’infanzia Chie. La giovane scoprì che i due stavano dirigendo una piccola locanda in una strada deserta e che un guerriero fortissimo, Li Long, viveva assieme a loro. Taki aspettò che il soldato se ne andasse per poter sorprendere Hachinbei, il quale si rallegrò quando la ragazza gli chiese semplicemente di restituire la spada. Prima di fare ciò, l’uomo le disse che la spada stava avendo un’influenza malvagia su Toki, guidandolo alla pazzia, perciò aveva deciso di scappare. Con questo avvertimento, Taki recuperò Mekki-Maru e Hachinbei scappò.

SOUL EDGE
Dopo l’avvertimento che se Mekki-Maru fosse finita nelle mani del maestro questi sarebbe stato annientato, Taki trovava ancora difficile credere a tali parole. A causa dei suoi sospetti, la ninja decise di lasciar scappare i fuggiaschi e di nascondere la spada dove nessuno l’avrebbe potuta trovare. Tornata a casa, Taki inventò una storia nella quale Li Long, impossessatosi della spada, avrebbe fatto fuori sia Hachinbei che sua figlia. Sentendo questa storia, Toki ordinò di eliminare il guerriero cinese a sua volta; con questa dichiarazione, la ragazza sapeva per certo che il suo maestro ormai non era più lo stesso di prima. Una sola spiegazione restava: una forza esterna stava influenzando la Mekki-Maru, creando una risonanza malvagia attorno a suo padre. Sentendo parlare della Soul Edge, Taki era sicura che la fonte di tale energia malvagia venisse da lì e iniziò il suo viaggio per distruggerla. All’improvviso, Taki si accorse che la sua spada Rekki-Maru stava iniziando a perdere potenza, a malapena riuscì a eliminare dei demoni minori che stavano infestando un tempio. Sicura della responsabilità di Soul Edge, Taki aveva ora due ragioni per eliminarla.
Il suo viaggio la condusse ad un porto abbandonato in Spagna, nel quale trovò un vecchio pirata in piedi davanti ad una ragazza ferita. Nelle sue mani c’era proprio la spada maledetta! Prima che il pirata Cervantes potesse infliggere il colpo di grazia alla malcapitata, Taki intervenne e iniziò una battaglia come non ne aveva mai affrontate prima. La sua armatura, nonostante i continui aggiornamenti, era stata creata per affrontare fantasmi e demoni minori e cominciava a mostrare segni di cedimento durante lo scontro; i suoi incantesimi erano inefficaci e Rekki-Maru era ormai rimasta a corto di potere, tuttavia, lo scontro precedente con Sophitia aveva lasciato poche energie a Cervantes e Taki poté infliggere il colpo di grazia. Nonostante le ferite, la ragazza riuscì a portare la guerriera greca al sicuro, ma, mentre si stavano allontanando, si udì un’enorme esplosione da dietro: il seme maligno cominciò a diffondersi nel mondo. Una volta a distanza di sicurezza, Taki guarì le ferite di Sophitia e la ripulì dai frammenti della spada maligna depositati sul suo corpo, la riportò alla sua famiglia e ripartì per il Giappone, assieme ai frammenti della Soul Edge distrutta.

SOUL CALIBUR
Una volta tornata a casa, Taki rimase delusa nel vedere che Toki era ancora sotto un’influenza maligna, nonché attaccato da una banda di assassini. Dopo averli facilmente battuti, il maestro rivelò alla ragazza che il loro obiettivo era la Mekki-Maru, perciò era al corrente che lei sapeva della sua ubicazione. Dopo essere corsa immediatamente a recuperare la spada, Taki la riportò indietro per poterla nascondere di nuovo dal padre e dal clan.
Per poter ristabilire il potere perduto dalla sua amata spada, la ninja provò a fonderla con un frammento della spada maledetta, ma questi si respingevano a vicenda; comunque, non appena provò a fare lo stesso con la Mekki-Maru, queste si unirono alla perfezione e la spada iniziò ad emettere un’aura malvagia. Anche i comuni cittadini del villaggio riuscirono a sentire la potente energia malvagia della spada, Taki decise così di sigillarla nel suo fodero e di rinchiuderla in un nascondiglio, bloccato con delle impenetrabili carte incantate. La spada, tuttavia, continuava ad emettere la propria influenza malvagia e Toki inviò i propri assassini a catturare Taki. Nonostante si difese facendo uso della nuova potentissima lama, questa perse potere e alla fine la ragazza fu catturata da Geki, maestro ninja e spalla del capo-clan. Quest’umtilo recuperò la spada e, nonostante gli avvertimenti di Taki, ruppe il sigillo, causando un’esplosione che gli fece sparire il braccio destro; approfittando della confusione, la ragazza si liberò, recuperò la spada e scappò dai suoi assalitori, diventando a sua volta una ninja in fuga.

SOUL CALIBUR II
Un vendicativo Geki, assieme ai suoi assistenti, continuò a perseguire la ninja in fuga, ma essa riuscì a respingere ogni loro attacco. Taki era stupefatta sia dall’influenza malvagia che ancora avvolgeva il suo maestro che dalla perdita di potere di Rekki-Maru. Fu allora che alla ragazza giunse notizia di un guerriero impazzito che stava devastando l’Europa con un spada maligna, e la ninja era sicura che si trattava di una parte rimasta di Soul Edge, la quale fu solo danneggiata in parte dall’azione combinata di Taki e Sophitia. Il piano era quindi di rintracciare Nightmare, possessore della spada maledetta, e far sì che le due lame malvagie (Soul Edge e Mekki-Maru) si eliminassero a vicenda. Tuttavia, il viaggio subì un grave ritardo quando il potente fantasma Gel-O-Fury ottenne dal seme malvagio il potere necessario per distruggere il sigillo nella foresta di bambù in cui Taki lo aveva confinato in precedenza. Il fantasma si diresse al tempio Hoko-ji, a Kyoto, dove lo scontro finale vide la vittoria della Mekki-Maru della giovane ninja. Taki si rese conto dell’enorme potere racchiuso nella spada e iniziò a cercare un modo per poterla controllare.

SOUL CALIBUR III
I membri di uno dei clan rivali di Toki rivelarono alla ragazza l’ubicazione del maestro, al tempio Hoko, teatro della battaglia finale tra i due. Le tecniche del clan Fu-Ma tramandate dal maestro all’allieva e la tanto bramata Mekki-Maru furono determinanti. Avvicinandosi al corpo moribondo del padre, Taki poté udirlo proferire le sue ultime parole:
- “Taki… Sei proprio tu? C’è troppo buio qui…”
La ragazza era spiazzata, non sentiva nessuna pazzia in queste parole. Stava per suo padre per nome per la prima volta dopo troppo tempo, quando all’improvviso gli occhi dell’uomo si allargarono e l’entità malvagia dentro lui uscì dalla sua bocca e scomparve. Non c’era dubbio che Toki si stava dirigendo verso la spada maledetta, Taki decise perciò di arrivare prima di lui,cosa facile dal momento che Soul Edge era indebolita al momento.

SOUL CALIBUR IV
Arrivata alla Cattedrale abbandonata, Taki poté assistere alla battaglia finale tra Siegfried e Nightmare. Sperava che le due spade sacre si distruggessero a vicenda, ma accadde esattamente l’opposto: le due spade rilasciarono un’enorme cataclisma che distrusse la cattedrale e Taki riuscì a malapena a scappare.
La ragazza era sicura che le due spade erano sopravvissute e, molto probabilmente, si sarebbero scontrate un’altra volta. Fu allora che Taki venne a sapere che Soul Edge si trovava a Ostrheinsburg e che Siegfried vi si stava dirigendo assieme a Soul Calibur. La ninja non era più tanto sicuro che costui fosse in grado di contenere un simile potere. Non trovando una risposta al quesito, fece quello che sentiva più giusto e partì all’inseguimento.

SOUL CALIBUR V
Con la sparizione di Toki, Taki tornò al villaggio Fu-Ma in qualità di unica esperta rimasta nelle tecniche si sigillo dei demoni e di fabbricazione di armi. Con la distruzione di Soul Edge alle spalle, la giovane donna iniziò ad allenare una giovane allieva del clan dedicato alla caccia ai demoni, Natsu. La ragazza possedeva dentro di sé il potente demone Arahabaki, ragione per cui fu evitata dalla maggior parte dei membri del clan. Il demone si insinuò nel corpo di Natsu dopo essere scappato dal corpo del suo principale possessore, il ninja Juju (ucciso da Taki), ed aver distrutto il villaggio della bambina. Taki fece voto di accudire e allenare Natsu, la quale, nonostante si fosse ribellata in precedenza ad alcune regole del clan, non ribatté mai agli ordini della maestra. Sebbene Taki portasse su di sé il peso della responsabilità per la sfortuna che attanagliò la vita di Natsu, era decisa a fare il possibile nel caso questa fosse diventata un demone. Nonostante il comportamento della giovane allieva non mostrasse segni di paura o preoccupazione, l’insegnante rimase continuò a preoccuparsi per lei.
Prima del risveglio di Soul Calibur e Soul Edge, Taki sentì delle voci secondo cui Toki era ancora vivo, al contrario di quello che pensava la ninja. La donna decise quindi di partire verso ovest, avvertendo Natsu che non sarebbe stata via per più di due settimane. Tuttavia, Taki non tornò più da allora…

CURIOSITA’
- In Soul Calibur IV, nella modalità storia di Kamikirimusi, dopo che questa sconfigge Mitsurugi, Taki e Setsuka nel primo stage, Taki decide di seguirla. Tale decisione rimane inspiegata, sebbene si pensa che Taki possa avere deciso di accompagnarla per poterle infliggere il colpo di grazia all’occasione. Dal momento che Kamikirimusi non riapparirà nei giochi successivi, è facile credere che tale incontro non è mai avvenuto.
- Taki e Mitsurugi sono guest character in Namco X Capcom
- Taki è la seconda ragazza più alta della serie (1,70 m), dopo Ivy (1,79 m)
- Nella concept art di SCIV Taki indossa una tuta rossa, ma nel gioco è più sul magenta.
- Alcune parti della storia di Taki sono rimaste fuori dalla modalità Edge Master di Soul Blade. Questi afferma anche che Taki abbia trovato Mekki-Maru dopo aver sconfitto Mitsurugi. Sembra anche mostrare un collegamento tra le i e Li Long. Nella storia di Taki, Li Long la segue, dopo aver perso contro di lei, fino alle scontro con Voldo, mentre nella storia di Li Long Taki appare improvvisamente dopo che questi sconfigge Voldo. Non è chiaro se la Namco avesse scritto il back-story di Taki prima dell’uscita di Soul Edge, né che l’avesse tolto o no. Questa storia possiede una lieve conclusione in SCIII, dopo che Taki affronta una Destined Battle con Li Long.
- Prima di SCV, Taki e Sophitia erano le uniche ragazze sempre apparse nella serie, incluso Soul Calibur Legends
- In un dietro le quinte, viene rivelato che la decisione di sostituire Taki con Natsu fu presa per il fatto che, a 46 anni, Taki sarebbe troppo vecchia per essere ancora una ninja. Per il direttore Odashima, una ninja può continuare ad essere tale solo fino ad una certa età, raggiunta la quale deve ritirarsi ed allenare giovani ninja. I fan hanno risposto ricordando che nella serie vi sono esempi di ninja maschili ben più vecchi di Taki e ancora attivi e che la Namco tende a eliminare i personaggi femminili di una certa età, o a mantenerle in qualche modo giovani (la cabina criogenica di Nina e Anna in Tekken) o a non farle invecchiare (l’alchimia di Ivy).
- La benda metallica del secondo costume di Taki è molto rassomigliante a quella indossata dai personaggi di Naruto. Il caso vuole, che due villaggi di questa serie si chiamino Fumagakure e Takigakure, riferendosi al villaggio Fu-Ma e a Taki.
- Il nome di Taki significa “molta gioia”, secondo il kanji riportato nell’art book di SCII. Al contrario del secondo possibile kanji della parola taki, che significa “cascata” (mi spiace non poter riportare i caratteri).
- Come visto in Soul calibur II, Taki condivide una rivalità con Mitsurugi; in SC Taki sconfigge Ivy e le rivela che Cervantes è suo padre; la catena di collegamenti in SCIV mostra una linea rossa tra Taki e Siegfried, rivelando una qualche rivalità tra i due.
- Prima dell’uscita di SCIII, un nuovo personaggio, Edgardo, avrebbe dovuto essere aggiunto nel gioco, per essere poi scartato a causa del poco tempo. In cerca di vendetta per la morte della sua famiglia, il ragazzo finì col simpatizzare con Siegfried. Affermando di essere un commilitone del guerriero biondo, Edgardo si scontra con Taki, che lo sconfigge senza ucciderlo.
- Nell’intro di SCIV, Taki si scontra con L’Apprendista (non canonico).

Come sempre fonte The Soul Calibur Wiki e traduzione mia, perciò non perfetta :asd:

Edited by pn33 milan - 26/7/2015, 00:24
 
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L'ho sempre apprezzata questa ninja, certo una ninja con una tuta rossa non so quanto sia invisibile ai nemici XD
 
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il problema non è la tuta appariscente, ma che rende appariscenti certi punti ;) (non giudicatemi, è così, basta che guardiate i concept degli sviluppatori o i modelli 3D).
il mio amore per i ninja dei videogiochi (eccetto quelli di Naruto, gusti personali), l'hanno resa la mia main in SCIV assieme a Talim, e il suo background storico non ha fatto che darmi maggiori motivazioni per usarla.
io non penso che Natsu sia proprio un brutto personaggio, ma che sia troppo contro-corrente per il ruolo che dovrebbe ricoprire; forse si è trattato di un rischio voluto dagli sviluppatori, ma semplicemente non ha ottenuto i risultati sperati (un carattere simile l'avrei preferito su un personaggio legato a Xianghua o Yun Seong).
 
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CITAZIONE (pn33 milan @ 26/5/2015, 19:07) 
il problema non è la tuta appariscente, ma che rende appariscenti certi punti ;) (non giudicatemi, è così, basta che guardiate i concept degli sviluppatori o i modelli 3D).

Ma quello è un fattore scontato, il cosiddetto fan-service a cui ormai sono abituata/rassegnata XD
Taki l'ho sempre apprezzata da quando l'ho vista nell'intro del secondo capitolo, e la continua disputa fra lei e Mitsurugi rendeva sia lei che lui due personaggi interessanti.
 
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io giochi a DOA, so cosa significa abituarsi al fanservice esagerato. c'è da dire, tuttavia, che il fanservice di soul calibur è sempre stato abbastanza velato: si limita ai concept art di alcuni personaggi e ai costumi di Ivy
 
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Chi fa le artwork ufficiali dei personaggi di SC è Takuji Kawano, io l'ho sempre apprezzato moltissimo, mi piace troppo il suo stile. Certo ho notato che sono più grandi i balconi quando sono disegnati, ma vabbè, sono comunque ottimi disegni :pr:
 
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