[NEWS] Assassin's Creed: Origins

Il sistema di combattimento sarà diverso dal precedente, ed anche la AI. Non ci sarà più una minimappa, in quanto sarà rimpiazzata da un compasso nella parte alta dello schermo.
La velocità di movimento dipenderà dalla pressione indotta sulla leva analogica, e non si potrà usufruire di una funzione per “sprintare”. La “Eagle Vision” sarà presente, ma evidenzierà solo oggetti di interazione, e non nemici.

Gli NPC varieranno parecchio, specie a seconda delle fasce orarie. Diverse saranno le azioni e interazioni disponibile a seconda del giorno o della notte. Ci ritroveremo in un setting egizio, con inclusioni di città storiche come Memphis e Alexandria.
Sarà possibile arrampicarsi tra le strutture, esplorare sott’acqua e cercare tesori tra rovine e vascelli affondati, e controllare un’aquila.

La AI è stata rivista, come detto precedentemente, e i nemici non faranno più a turni per attaccare, in quanto i combattimenti saranno più basati sugli hit boxes. Attaccare riempie una barra di “adrenalina”, e una volta piena il giocatore potrà usare le leve destra e sinistra del pad per effettuare un attacco molto più potente.
Lo sviluppo del personaggio si basa su 3 “alberi” : Seer, Warrior e Hunter. Il culmine delle statistiche sarà 40 e sarà possibile craftare pezzi per migliorare l’equipaggiamento del protagonista.

In Assassin’s Creed : Origins, il nome del nuovo protagonista è Bayek, ma è stato rivelato che non sarà l’unico personaggio controllabile, seppur gli altri siano stati tenuti segreti.
Per concludere, il gioco conterrà puzzles decisamente meno elementari rispetto ai precedenti.

"La mappa di Assassin's Creed Origins sarà tanto grande quanto quella di Assassin's Creed IV: Black Flag, ma con la terraferma al posto dell'oceano". Stando alle parole di Ged, quindi, avremo molto da esplorare in questo episodio della serie ambientato nell'Egitto del 49 a.C.

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In questo tipo di scenario, che si trattasse di Gerusalemme, dell’Italia, di Parigi o di Londra, c’era sempre un aspetto educativo, motivo per cui i team di sviluppo anteponevano l’autenticità a tutto il resto.

“Abbiamo grandi città, paesi, campi e adesso tutte queste montagne e rocce che potete scalare”“Quando abbiamo iniziato le ricerche, leggendo e incontrando alcuni egittologi, abbiamo capito subito che non c’erano solo deserti e piramidi” mi ha raccontato il direttore creativo Jean Guesdon, quando l’ho incontrato allo stand. In quel momento, lo striscione non era visibile, ma era a pochi metri da noi. “Anche adesso, nel ventunesimo secolo, l’Antico Egitto stimola la fantasia. È una sorta di mondo perduto, di mondo dimenticato.”

Le ricerche che sono seguite sono state forse le più esaustive mai compiute dai team che lavorano alla serie di Assassin’s Creed, anche se, ammette Guesdon, ben poco rimane oggi di ciò che esisteva all’epoca in cui è ambientato Origins.

“Il lato positivo è che i nostri grafici sono stati liberi di inventare,” prosegue, “dato che non avevamo mappe né piante su cui basarci. Abbiamo deciso di lavorare sull’atmosfera: il Mediterraneo, il Nilo, le montagne, i deserti… La bellezza assoluta di un mondo che ha alle spalle tremila anni di storia.”

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